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venerdì 28 novembre 2014

Verbale dell'incontro delle associazioni aderenti al "Patto Città Consapevole" Scoleta dei Calegheri, 27.11.14



Verbale dell'incontro delle associazioni aderenti al 
"Patto Città Consapevole"
Scoleta dei Calegheri, 27.11.14

Viene fatta una valutazione dell'ultimo Festival, riconoscendo che non si è riusciti a farlo diventare un evento cittadino condiviso, né a portare avanti il concetto di città consapevole. Un andamento ciclico costituisce un fatto naturale, e il Festival ha mostrato i suoi limiti in particolare per la sua dispersività.
Sono comunque stati ottenuti dei risultati, in particolare nella creazione del gruppo, ma anche con la rete, il sito, il Laboratorio.
Si rileva come le associazioni tendano a vedere il Festival come una vetrina delle loro attività e il comitato organizzatore come un'agenzia di lancio.
Si propone di identificare dei programmi che abbiano come tema i problemi della città, cercando di canalizzare l'attenzione e le scelte delle associazioni verso temi di maggior respiro.
Vengono indicati tre possibili temi da sviluppare nel periodo febbraio-aprile, vale a dire: 1. Le mani sulla città, 2. La valanga turistica, 3. Quale idea di città?
Potrebbe risultare utile creare un blog per sollecitare idee, proposte, suggerimenti, per andare oltre la spontaneità iniziale, cominciando già a lavorare per il Festival con un maggiore margine di respiro.
Si ritorna sull'idea di orientare il Laboratorio su particolari tematiche di interesse cittadino, definendo l'argomento delle attività e le date entro il giorno 10 del mese precedente in modo che si possa darne tempestiva segnalazione alla Municipalità. Va quindi definito a breve il programma del mese di gennaio.
Quanto più in anticipo si definiscono i moduli, e maggiore è la possibilità di incrementare la collaborazione, finora risultata molto bassa, mentre sembra prevalere la tendenza ad autoproteggersi. Nell'ambito dell'obiettivo di un lavoro di riqualificazione del tessuto sociale, il Comitato organizzatore (sempre aperto a tutti) si prefigge di promuovere la socializzazione.
Parlando della sede degli incontri, la Scoleta, si nota come il luogo abbia perso di attrattiva, e vada invece rilanciato come luogo di incontro, di possibilità di discussione, rilanciato anche istituzionalmente.
Sarebbero molto utili il supporto di grafici e pubblicitari,  e le segnalazioni della stampa locale. Si propone di far distribuire il programma del Festival, nel periodo della manifestazione, nelle edicole assieme ai quotidiani, previa autorizzazione dell'associazione Edicolanti.
Per gli eventi del Laboratorio, trattandosi di una singola manifestazione alla volta, risulta più facile ottenere la segnalazione nella stampa locale.
Si rileva come i grandi eventi siano contro la città, la loro logica è distruttiva (Venezia non ha bisogni di eventi quali il bacio di mezzanotte). Viene proposto di attivarsi contro il Carnevale.
Viene suggerito di collegare le attività previste per il centenario della Grande Guerra con un “trekking” nei luoghi veneziani colpiti dalle bombe. Gabriella Giaretta contatterà Roberto Ellero per possibili proiezioni sul tema.
Giorgio Tommasi, rappresentante della Municipalità, fa presente alcune problematiche e dà alcune indicazioni.
Una delle problematiche è quella del recupero della Scoleta come centro di cultura cittadina, e della continuità del suo utilizzo in periodo di gestione commissariale della città. Si valuta come risolvere il problema della guardiania.
Emerge la necessità di pubblicizzare il più possibile, via mail, le varie iniziative,  e di trovare altre modalità di visibilità. Si propone di inserire gli annunci delle attività nell'ambito del Circuito cinema, chiedendo l'autorizzazione a utilizzare degli espositori nei cinema cittadini per locandine con programma mensile.
Tommasi ritiene che non ci si debba contrapporre al carnevale, che è supportato da alcune categorie direttamente coinvolte, ma di approntare un testo sul carnevale come fatto culturale veneziano.
Ritiene anche importante un incontro sull'organizzazione della città in vista della città metropolitana, quale Venezia già è per legge, e che lo sarà a tutti gli effetti quando finirà il commissariamento.